martedì 22 agosto 2017

Salvatore Lioniello, il miglior pizzaiolo di Napoli, star in Giappone!


Un’esperienza unica, quella culinaria giapponese, un vero e proprio viaggio nel gusto. Vero Cicerone di questo viaggio è Salvatore Lioniello, giovane e noto pizzaiolo che a soli 29 anni vanta un palmares di premi e riconoscimenti, tra cui miglior pizzaiolo di Napoli nel 2016.

Salvatore si trova immediatamente nel suo habitat naturale, dietro il bancone non in senso metaforico ma con le mani in pasta, e da subito dimostra la sua innata e ormai comprovata bravura, parla con la sua grande competenza nel settore e rivela anche dei segreti del mestiere. Studio, disciplina e umiltà caratterizzano il percorso formativo di Salvatore che conquista l’intera classe che ascolta e cerca di carpire più informazioni possibili e segreti di questo grande colosso della nostra pizza napoletana che continua ad aver grandi consensi anche nel mondo. E non manca Salvatore in questo grandioso Giappotour durante un altro seminario a parlare della sua ed unica “ Diversamente napoletana”, un impasto totalmente diverso da quello tradizionale, ha spiegato infatti la tecnica detta del preimpasto, un impasto indiretto che viene lavorato ben due volte, nella prima fase non viene aggiunto il sale e nella seconda viene aggiunto il sale, altra percentuale di farina e il restante dell’acqua per ottenere digeribilità, fragranza, croccantezza e nello stesso tempo scioglievolezza del cornicione nonostante sia abbastanza alto. Un impasto che richiede ben 36 ore di fermentazione e che si lavora nei minimi dettagli





Salvatore Lioniello sottolinea entusiasta: “ E’ stato davvero un tour strepitoso, in otto città giapponesi insieme ai partner San Felice, e Food Napoli di Luigi Gallo come video maker. Prima tappa è stata Tokyo per 2 giorni dove abbiamo fatto un seminario in showkooking sia sulla preparazione degli ingredienti e soprattutto anche degli impasti più evoluti al di fuori della tradizionale STG. Siamo andati a Kanazawa poi a Fukuka, Osaka, Hiroshima. È stato un tour di 12 locali, 140 giapponesi dove è stata una bellissima esperienza, mi sono divertito tantissimo e soprattutto mi hanno trattato come se fosse venuto Maradona a Napoli ed è stata una delle cose piú gratificanti, un’esperienza davvero indimenticabile

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