venerdì 28 ottobre 2016

D- Style, l'occhiale più glamour made in italy conquista il Medio Oriente

Il talento da solo vale poco. Ciò che separa il talentuoso dalla persona di successo è il duro lavoro”. Lo sa bene l’imprenditore napoletano Domenico Auriemma, fondatore del marchio D-Style e produttore degli occhiali sartoriali più amati dalle star non solo nazionali ma anche internazionali. Domenico uomo brillante e creativo, vulcano di idee , mantiene alto il nome di Napoli e del made in Italy nel mondo. Il segreto del suo successo? L’amore spassionato per il proprio lavoro, in grado di trasformare il desiderio di ogni occhiale in un occhiale da sogno. Ma adesso sono ancora una volta i sogni di Domenico Auriemma che si concretizzano, tanto da confermare D- Style occhiale di lusso mondiale. Infatti, dopo aver conquistato con grande successo Dubai, durante la fashion week, nell’ambito contesto del prestigioso Arab Fashion Show sono stati presentati gli occhiali D Style più prestigiosi mai realizzati per la persona di Sua Eccellenza Sheikha Dr. Hind Al Qassimi, membro della famiglia reale di Sharjah, U.A.E., e il Presidente della BPW Emirates Club e BPW Medio Oriente, sotto gli occhi dei visitatori dei mercati più ricchi al mondo. Insomma, da Lady Gaga, ad un membro della famiglia reale del Medio Oriente, D – Style da Napoli spopola a livello globale. Con D-STYLE i difetti della vista diventano pregi da sfoggiare in ogni occasione. Così quel bambino che sognava i suoi occhiali “del cuore” è riuscito a toccarli con mano e farli indossare a chiunque. Come lui stesso ha raccontato: “Per fede nella vita puoi fare molte cose. Per fede si aprono tutte le porte. Per fede si aprono i cassetti dove chiudiamo i sogni. Per fede io ho creato la mia vita intorno a un occhiale”. Un elogio al Made in Italy e un invito a tutti i giovani italiani: con passione, dedizione e tenacia nessun sogno diventa irrealizzabile!

Intervista a Salvatore Lioniello, Campione del mondo e miglior pizzaiolo al Masterpizzachef 2016

Intervista a Salvatore Lioniello, campione del mondo di pizza in teglia, pala, pizza freestyle, pizza classica piccante e senza glutine… Due chiacchiere con Salvatore Lioniello. Ciao Salvatore, raccontaci la tua infanzia Da Quando sono nato la mia infanzia l’ho trascorsa nella Piazza difronte alla mia Pizzeria. Piazza San Salvatore, che prima sì chiamava Piazza Principessa Belmonte la quale è soprannominata anche “Sotto la teglia” e li ho trascorso tutta la mia infanzia giocando a calcetto con i miei amici, mentre mio padre all’epoca vendeva le Pizze a Portafoglio. Mio padre aveva una vetrina all’esterno del locale dove c’era un grande via vai pedonale. Un ricordo d’infanzia che ti ha segnato e che ti ha portato a scegliere questa carriera Mi ricordo che il Mercoledì facevano il mercato sulla via principale dove avevamo la pizzeria. Il Mercoledì era per me uno dei momenti più perché c’erano miglia di persone che passando sì fermavano vicino a quella vetrina Il giovane talento Salvatore Lionielloa prendere la Pizza a Portafoglio, quella è una delle scene della mia vita che mi è rimasta impressa, sopratutto la voglia che mio padre riusciva a far venire alla gente di mangiare quella sua favolosa Pizza a portafoglio. Il motivo che mi ha spinto ad intraprendere la mia strada come Artista dell’arte bianca lo ritrovo in mio padre, il quale ogni giorno cerca di migliorarsi e fare sempre di più. La persona chiave della tua vita che ti ha portato ad essere quello che sei oggi La persona chiave della mia vita è stato sicuramente mio padre il quale mi ha insegnato non solo a vivere in quella piazza e stare accostato con tanta gente ma sopratutto uno stile di vita, il saper lavorare e la giusta educazione è stato. E’ importante il legame con le tue radici per la tua carriera? E’ importantissimo il legame che ho con la mia terra e la mia famiglia, sulle mie pareti del mio locale c’è il sangue della mia famiglia per questo porto sempre con orgoglio tutto quello che hanno costruito i miei genitori. A quanti anni e come hai iniziato la tua carriera? L’ho iniziata da sempre anche se per un periodo l’ho lasciata ed ho intrapresa la carriera edilizia per poi tornare a fare il Pizzaiolo per la malattia che ha colpito mio padre. Mio padre a soli 18 anni mi ha aperto la mia prima attività a Frattamaggiore, chiusa poi per vari motivi legati sopratutto a questioni burocratiche. Da lì odiai i Pizzaioli, le pizze ed i clienti. La malattia di mio padre, mi ha spinto di nuovo ad intraprendere questo mestiere perché era l’unico nella famiglia che sapeva fare le Pizze, e quindi l’unico iSalvatore Lioniellon grado di sostituirlo. Quando c’è stata svolta nella tua carriera? La svolta l’ho avuta quando purtroppo la malattia di mio padre sì aggravava per farlo stare felice e sereno andai a fare dei campionati per fargli capire che mi stavo appassionando a questo mestiere perché sapevo che lui era consapevole che questo mestiere a me non piaceva. Dopo alcuni mesi ho iniziato a vincere dei campionati e ad essere nominato su alcune testate giornalistiche. Inizialmente ho fatto tutto per amore di mio padre, dopo è iniziata ad entrare in me la passione e l’amore per la Pizza alla quale ora sono molto legato. Qual è la Pizza della tua vita? La Pizza della mia vita è la “My Dad” il nome dice tutto. Andai a fare il campionato mondiale a Parma dove presentai questa Pizza che piaceva molto a mio padre, infatti è dedicata a lui. Erano circa 15 giorni che era morto mio padre, vinsi il campionato mondiale come miglior Pizzaiolo come Pizza in Teglia da lì è cambiata la mia vita professionale, ho iniziato a fare così e raggiungere obbiettivi che non immaginavo. Perché la Pizza è Importante per te? La Pizza è importantissima perché mi ha cambiato la vita e ancora oggi mi da tantissime soddisfazioni. Vedere i clienti che dopo aver mangiato la Pizza mi stringono la mano e mi fanno i complimenti è una delle cose più belle. La Pizza oggi rappresenta appieno la mia vita. Qual è l’ingrediente che rappresenta le tue creazioni e che ha un valore particolare per te La Melanzana alla parmigiana è quella che mi ha fatto vincere il mondiale, mi ha dato tutto. Piace a me, alla mia famiglia, piaceva a mio padre. Era il contorno base che la domenica a pranzo non poteva mancare. Per me l’ingrediente essenziale è sicuramente la melanzana. Cosa cerchi di comunicare con la tua attività? Quello che cerco di comunicare è l’amore per questo mestiere. La passione che ci metto ogni giorno. Cerco di comunicare ai giovani che non hanno un lavoro, non hanno una possibilità economica che possono intraprendere questo mestiere anche se all’inizio non sì guadagna tanto ci sono tante soddisfazioni. Cerco di comunicare alle persone che nella Pizza se c’è creatività, professionalità è passione non c’è crisi. Cos’è importante per te per realizzare le tue creazioni? La cosa più importante, fondamentale che non sì deve e sì può sbagliare è l’impasto. Come hai cominciato? La Pizzeria è aperta dall’89 da quando avevo 2 anni ma ho iniziato a lavorare come barista e cameriere dopo come aiuto Pizzaiolo e ogni tanto infornavo. Pian piano ho iniziato a stendere qualche impasto. Qual è la sede delle tue Pizzerie? La pizzeria per il momento è una. Tra un mese e mezzo ne aprirò un altra e tra 6 mesi ci sarà la terza che sarà la ciliegina sulla torta di Salvatore & Michele Lioniello (F.lli Lioniello). Tutte e tre sono situate ad Orta di Atella in via San Salvatore. Ringraziamo Salvatore Lioniello per la bella chiacchierata e gli auguriamo il meglio per la sua carriera…

Il 19 NOVEMBRE A SPOLETO FINALISSIMA EUROPEA DI MISS EUROPE CONTINENTAL 2016



Si avvicina la finale europea di Miss Europe Continental 2016, il concorso di bellezza di respiro internazionale, ideato dal patron napoletano Alberto Cerqua.

La kermesse culminerà nella serata della finalissima di sabato 19 novembre a Spoleto.

Un volto amato, una conduttrice di classe, una bellezza televisiva: sarà Veronica Maya presenterà la finalissima di Miss Europe Continental 2016 insieme ad un altro presentatore di esperienza, Marco Senise.

Il concorso internazionale di bellezza e talento ha scelto Spoleto come splendida cornice della serata finale del 19 novembre , quando Veronica Maya e Marco Senise annunceranno la vincitrice della kermesse, la ragazza più bella d'Europa, a cui Lindita Idrizi, la Miss albanese incoronata l'anno scorso, cederà lo scettro e il titolo.

Il giovane patron Alberto Cerqua non ha dubbi sulla sua scelta. 

'Veronica e Marco sono due  grandi professionisti e donano eleganza, sicurezza e fascino all'intero concorso'.


Cerqua ci tiene a ringraziare i brand che stanno supportando la manifestazione con garanzia di qualità e immagine, come Guida Monaci, Dynamic business solutions, Since 1970, Itha Lab, Maria Milici, Gioielli Scultura, Alessandro Cerciello Make Up Artist, Antonello Elisei - Sandro Del Frate Hair Style, Bianca Di, Massimo Fiordiponti Fashion Stylist, Legea, Caffè Centro America.

La Maya è entusiasta di questo nuovo impegno professionale.

'Da bambina facevo danza e guardavo solo in tv i concorsi di bellezza. Sognavo di viverne uno, da vicino, e sarà bello far parte della squadra di Miss Europe Continental come presentatrice delle finaliste, provenienti da tutta Europa. Questa kermesse è cresciuta molto negli anni e l'ottima organizzazione non ha nulla da invidiare ad altre passerelle e manifestazioni'.

E le fa eco il bravo e simpatico Marco Senise, che  entra così nel grande staff del concorso. 
 
Ph. Luigi Saggese

Intervista a Peppe Iodice, il monologhista demotivante di Colorado




Una lunga chiacchierata con il comico napoletano Peppe Iodice, in onda su Italia 1 a Colorado con il suo monologhista demotivante.
 
 
 
Com'è nata l'idea del monologhista demotivante?

 

È nata soprattutto da un odio profondo per i luoghi comuni e dallo stress del “dovercela fare a tutti i costi” sennò sei fesso. Un portare in primo piano le “persone normali” e il fatto che non c’è nulla di male nel prendere in considerazione la probabilità di una sconfitta. Il tutto vedendola ovviamente da un punto di visto comico senza filtri ed ambizioni di riflessioni e messaggi profondi.

 

Come ti trovi a Colorado?

 

Mi trovo benissimo perché mi fanno fare le cose che propongo, e, purtroppo non è sempre detto. C’è una stima che mi dà la carica e la voglia di fare bene quello che so fare. E poi, cosa fondamentale, Colorado è formato da un gruppo di comici che dopo un po' sono diventati miei amici e infatti ci sentiamo e ci vediamo anche nei periodi in cui la trasmissione non va in onda.

 

Che ne pensi del nuovo corso del Napoli senza Higuain?

 

Penso che siamo ancora più forti. Il vero top player di quest’anno è Maurizio Sarri che, a mio modesto parere, è l’allenatore più bravo che ha allenato il Napoli negli ultimi 30 anni. “Quello lì” è storia passata, tra l’altro mi sembra che era argentino e noi napoletani invece, da sempre, abbiamo un feeling speciale coi polacchi!

 

Cosa vedremo nel tuo spettacolo a teatro?

 

Come tutti gli spettacoli comici è “work in progress”, la scaletta non è definitiva nemmeno la sera del debutto, figurarsi qualche mese prima. Vedrete e ascolterete tutta la verità, nient’altro che la verità. Ormai, più passa il tempo e meno riesco a filtrare, non riesco ad essere complice della cosiddetta finzione teatrale. Per me il teatro è la vita ed io non riesco ad essere accomodante. Dico tutto quello che penso e di solito questo fa ridere, tanto.

 

Hai un sogno da realizzare dopo tanti anni di lavoro?

 

Il sogno è quello di continuare a fare questo lavoro nel modo più “comodo” possibile. Avendo fatto una lunga gavetta ho il sospetto che non sia ancora finita, vorrei lavorare nei teatri più belli e prestigiosi perché lì è più facile far ridere rispetto ad una piazza di un paesello di 80 abitanti sopra una montagna sperduta. Vorrei fare sempre più televisione da protagonista perché sei coccolato e a me le coccole piacciono molto. Sono la quintessenza della pigrizia e mi sento un povero col metabolismo da ricco, quindi non ne posso più della gavetta, anzi mi sento di poter dire che “odio la gavetta”!

 

Chi è Peppe Iodice nella vita di tutti i giorni?

 

Peppe è principalmente un papà (di Sofia e di Gloria) e un marito. E, come detto, un pigro che avrebbe l’esigenza di un maggiordomo che svolge tutte le impellenze della vita quotidiana. È un napoletano contento ma consapevole di non adagiarsi sulla simpatia atavica ma di lavorare sodo per consolidare la nostra cosiddetta “marcia in più”.

 

GFVIP: Pace fatta tra Valeria Marini e Mariana Rodriguez

Valeria Marini e Mariana Rodriguez hanno fatto pace nella casa del Grande Fratello VIP. L’aria era sempre stata tesa tra la showgirl e la modella venezuelana, forse per i problemi precedenti che la Rodriguez ha avuto con un’altra concorrente della casa, la showgirl Pamela Prati. La Marini, grande amica della Prati, non ha mai visto di buon occhio la venezuelana, proprio perché Pamela Prati ne aveva spesso parlato male alla Marini.
Però sembra che le acque si siano calmate e ora sia trionfata la pace tra Valeria Marini e Mariana Rodriguez.
Dopo la sesta puntata in diretta di Lunedì 24 ottobre del Grande Fratello VIP, sembra che finalmente Valeria Marini e Mariana Rodriguez abbiano trovato un punto d’incontro e abbiano fatto finalmente pace.
‘Dai litigi nascono le grandi amicizie! Se vuoi puoi anche suonare la campana tibetana!’ ha detto la showgirl alla Rodriguez, alla fine del loro chiarimento, avvenuto dopo che durante la diretta sempre la Marini aveva detto che le liti nella casa del reality erano semplicemente screzi e non veri e propri litigi.
Durante il confronto tra Valeria Marini e Mariana Rodriguez, richiesto proprio dalla showgirl, la Marini non ha risparmiato parole d’affetto ed è arrivata addirittura a scusarsi con la modella per non aver mai preso l’iniziativa per chiarirsi definitivamente dentro la casa del Grande Fratello VIP. La Rodriguez ha reagito molto bene alla richiesta di confronto e alle scuse di Valeria Marini, confronto terminato con la pace tra le due.
Mariana Rodriguez ha dunque ritrovato il sorriso, anche in seguito alla brutta reazione alla sorpresa che il Grande Fratello VIP le ha riservato, anche se alla fine questa sorpresa, iniziata male, le ha permesso di rivedere sua madre, che non vedeva da più di un anno.
Mariana Rodriguez, comunque, in seguito si è confidata con gli altri concorrenti del Grande Fratello VIP, ammettendo di essere felice del chiarimento e della pace fatta con Valeria Marini.
Però la modella venezuelana ha specificato nuovamente che il comportamento della showgirl non le è piaciuto prima del chiarimento, aggiungendo però che spera di non vedere più certi comportamenti da parte della Marini.
Sembra quindi che la pace sia tornata tra Valeria Marini e Mariana Rodriguez, entrambe in nomination questa settimana al Grande Fratello VIP. Valeria Marini sta cercando di ritrovare la serenità nella casa più spiata d’Italia, dopo che avrebbe fatto pace anche con Elenoire Casalegno, con la quale il confronto sarebbe terminato con un lungo abbraccio tra le due, sigillo di una ritrovata serenità tra i concorrenti del Grande Fratello VIP.

Giuseppe Cossentino, una carriera da Oscar, tra cinema, webseries e storytelling



 
 
 
Estro e creatività, risolutezza e caparbietà, sono queste alcune doti che avvalorano Giuseppe Cossentino uno dei migliori autori e sceneggiatori attualmente in circolazione. Nato a Napoli, il 09 ottobre 1986, appassionato di scrittura creativa, ottiene il diploma alla Scuola Internazionale Comics di Napoli. Il suo nome è diventato noto, grazie all’ingegnosa idea di riportare in auge dopo ben quarant’anni il radiodramma in una veste nuova, ossia in web. La sua scelta è stata coraggiosa,dato che il radiodramma con l’avvento della televisione, perse gran parte della sua popolarità.
Grazie al suo acume, G. Cossentino è riuscito a conferire al radiodramma una nuova rinascita. Il radiodramma, parola che evoca ricordi di un tempo lontano, è un testo di tipo teatrale scritto per la radio, dove non sono presenti elementi visivi. La buona riuscita di esso, dipende dai dialoghi, dalla musica e dagli effetti sonori.
E poi la voce che assume una rilevanza imprescindibile. L’attore deve esprimere l’emozione attraverso la voce, rovistando minuziosamente nel proprio bagaglio emotivo di vita vissuta, riuscendo ad appassionare l’ascoltatore. Nel 1929 la radio, trasmette “L’anello di Teodosio”, primo radiodramma italiano, scritto da Luigi Chiarelli. In seguito il radiodramma conobbe una forte ascesa, per poi decadere con l’avvento della televisione intorno agli anni ’70. Sono innumerevoli i premi ed i riconoscimenti ottenuti da Cossentino, per esempio, nel 2014 “Passioni senza fine” ha avuto due Nominations agli Oscar Italiani del Web come miglior idea creativa e miglior web soap. Sempre nel 2014 è nato Intrigo, il secondo web audio dramma italiano, con al centro storie di amori, tradimenti, passioni e conflitti. La genialità di G.C. è stata premiata a Cerveteri, dove gli è stato riconosciuto il premio nazionale un’Orchidea nel deserto, come giovane talento della sceneggiatura italiana.
Il 2015 è stato un apoteosi di successi, stravincendo ai Rome Award 2015 e conquistando la contesa Golden Star alla carriera per aver saputo reinterpretare i classici radiofonici con i new media. Dal successo della soap “Passioni senza fine” crea la webseries in video “Scandali” e il pilot per la tv “Charme”; quest’ultima votata dal pubblico si posiziona tra i 20 primi trailer professional al Trailer Film Fest. Da ricordare”Assunta e Gennarino”con Maria Rosaria Virgili e Luca Marano che ha vinto come migliore serie sketch italiana europea e mondiale al Word Web Independent Awards. Negli ultimi mesi, G.C. Si sta occupando di un progetto molto interessante, ovvero “ITALY IN THE WORD” un webzine dove l’obiettivo è quello raccontare la nostra Italia, in chiave geniale e propositiva, con interviste di artisti conosciuti e non, è possibile inoltre, leggere recensioni di lavori teatrali, cinematografici e spettacoli con il neo nato GC MAGAZINE, un magazine dinamico ed innovativo che prende le iniziali dal nome della star del web. Inoltre proprio in questi giorni ha finito di girare la sua ultima fatica cinematografica, non solo come sceneggiatore ma anche come regista ” ELASTIC HEART” un cortometraggio con protagonista Nunzio Bellino, e con Giada Dell’Aversana e Luca Marano dove la tematica tratterà una storia vera preludio di un lungometraggio!
– Giuseppe, tu nasci in primis come scrittore, infatti, sei stato vincitore di una targa ad un concorso letterario internazionale. E’ una passione che ti porti ancora dentro..
– E’ una grande passione che coltivo da anni. Ma in primis è il mio lavoro. Alla fine noi sceneggiatori, siamo scrittori, narratori e con le nostre storie puntiamo ad emozionare. Pensa che quella targa di cui parli l’ho vinta a soli 19 anni, un Menzione d’onore per l’originalità di un mio racconto inedito “ Dopo il Perdono”. Sezione narrativa giovani. Fu una grandissima soddisfazione in un contesto di cui ho un bel ricordo. Nonostante la tua giovane età, sei sceneggiatore da dieci anni, che tipo di formazione hai seguito o stai seguendo? Inizialmente con mio fratello, Sante, ufficio stampa per anni Mediaset e poi Rai e di diversi artisti nazionali. Sono stato sempre in viaggio con lui e mi sono trovato spesso a seguire conferenze sulle fiction con personalità come Maurizio Costanzo, Daniele Carnacina. E da lì è cominciato l’interesse per il mondo della scrittura e della sceneggiatura. Ho un workshop di sceneggiatura cinematografica con Heidrun Schleef, una delle sceneggiatrici di punta del panorama italiano del cinema d’autore, che vanta collaborazioni con registi come Nanni Moretti, Gabriele Muccino e Michele Placido per citarne alcuni. E mi sono diplomato in sceneggiatura  alla scuola Internazionale di Comics, Accademia delle Arti figurative e digitali di Napoli al corso di sceneggiatura di Entertainment Media con sceneggiatori che operano sia sul mercato nazionale che internazionale come Alessandro Bilotta, Davide Aicardi e Dario Carraturo. E nel corso è compreso anche giornalismo con il giornalista Giuseppe Porcelli.

 
 
 
 
 – Come e quando nasce la tua passione per il radiodramma?
– La mia passione per il radiodramma è nato guardando sin da piccolo “ Sentieri” nato nel 1937 in radio e poi passato alla tv. Mi sono documentato e questa forma di espressione, mi ha da subito affascinato. E’ affascinante che attraverso una bella voce alla radio si possa raccontare una storia ed il radiodramma è un mezzo d’elite, di previlegiati. In Italia il radiodramma arrivò tardi. I primi esperimenti risalgono nell lontano 1926, fu indetto un concorso per radiodramma che poteva essere d’azione, comico o tragico. Non ebbe successo, perchè autori e registi erano scettici, nei confronti di questo genere.
– Quanto conta proporsi con positività ed entusiasmo, per assicurare la riuscita di un progetto?
– L’entusiasmo e la passione in questo tipo di lavori sono come il sale e il pepe in una buona minestra. Senza di loro non ci può essere la riuscita di nessun progetto.
– “Passioni senza fine”, la prima soap radiofonica per il web, ha ottenuto un successo incredibile. Qual’è stata la sua formula vincente?
– Sicuramente recuperare la tradizione del radiodramma italiano (che da quarant’anni era scomparso dalla scena, una forma di espressione in cui molti addetti ai lavori e gli stessi network radiofonici come la Rai non credono più) e aggregarlo all’innovazione del nuovo strumento di comunicazione come una vera e propria web series fatta solo con la voce. Unito ad un cast di voci/ attori professionisti di tutta Italia che con la loro professionalità e preparazione hanno contribuito a nazionalizzare un progetto che partiva dalla Campania. Un prodotto che ha attirato su di sé l’intera stampa nazionale ed internazionale e le emittenti radiofoniche anche della Rai che mi hanno intervistato incuriositi. Ed oggi siamo una realtà italiana che attraversa con il web non solo l’Italia ma il mondo.
– Sei stato definito, l’autore, sceneggiatore che ha porta il radiodramma nel mondo. Che effetto ti fa questa definizione?
– E’ una definizione che mi è stata data dalla stampa. Una definizione bellissima che mi gratifica e mi incita ad andare avanti in questo lavoro sempre a testa alta, con forza e determinazione che mi ha contraddistinto dal primo giorno.
– Ti sei dedicato a monologhi in teatro e in tv, trattando temi delicati come l’omofobia e il femminicidio. Cosa puoi dirci a proposito?
Il teatro unito alla tv è un mezzo potente per trattare temi di questo genere, come omofobia e femminicidio, per sensibilizzare le persone su questi argomenti ed incitare chi vittima a non nascondersi bensì denunciare coloro che commettono questo tipo di reati.
 

– Parliamo di “Scandali”, la web soap dove abbiamo la possibilità di vedere anche i volti, e non sentire solo le voci degli attori. Qual’è stata la maggiore difficoltà per la sua realizzazione?
– Creare una famiglia della Napoli bene, i Romano e metterla in video con le sue problematiche e i suoi “ scandali” da qui deriva il titolo della web soap è stata la realizzazione di un sogno dopo aver lavorato per tante puntate con la voce. La maggiore difficoltà sicuramente i giorni di riprese, a volte anche col maltempo, giorni di set col piano di lavoro che saltavano e il lowbudget e poi durato il tutto un anno e mezzo di lavoro. Un’esperienza unica ma stancante, ma che mi ha portato alla fine i suoi frutti. Mi ha dato la possibilità di farmi conoscere anche da un altro punto di vista, quello del cinema seriale sul web.
– OpenJournalist, ti ha inserito tra i dieci sceneggiatori migliori al mondo. Ti aspettavi un riconoscimento del genere?
– Sinceramente no. E ringrazio il giornalista che ha fatto questa top ten e mi ha incluso mi ha emozionato, un grande riconoscimento per il mio lavoro da sceneggiatore professionista essere inserito anche tra grandi miti americani di serie tv famosissime nel mondo.
 
 
– Hai debuttato alla regia cinematografica di un corto “Napoli nel cuore”. Cosa puoi dirci riguardo questa esperienza?
– E’ stata un’esperienza singolare debuttare alla Regia cinematografica esclusivamente per amore della mia città, la città dove sono nato e cresciuto. Si sa, il capoluogo partenopeo è spesso martoriato dai media ed il mio volere è stato quello di raccontare una Napoli da una prospettiva diversa, quella della tradizione ma anche lanciare messaggi sociali per non lasciare le problematiche di questa metropoli nell’indifferenza. Una Napoli che abbiamo tutti nel cuore, rispettando l’anima del libro dal quale il corto è tratto. . Quello che mi ha spinto oltre ad accettare un simile progetto è la nazionalità del prodotto che è presente in tutta Italia grazie alla distribuzione della casa editrice autorinediti in tutte le migliori librerie è acquistabile questo fantastico DVD.
– Puoi dirci qualcosa riguardo i tuoi prossimi progetti?
– Continuo divertendomi il mio webzine Italy in the World, un portale online più che un blog che racconta l’Italia attraverso gli occhi di artisti e vip che accrescono ogni giorno la nostra nazione,  con interviste, articoli, contenuti multimediali e recensioni si parla di un’Italia da un punto di vista diverso.   Inoltre ho finito di girare un corto ” ELASTIC HEART” non solo come sceneggiatore ma per la seconda volta come regista di un corto cinematografico che tratterà una storia vera preludio di un lungometraggio!
Anastasia Zeggio

Napoli, la pizza e la sua arte: la storia di Salvatore Lioniello


 
 
 
 
La  città di Napoli, spesso, viene associata alla pizza. La pizza a Napoli è un’arte. Per rendere arte una pizza c’è bisogno di un’artista, di una persona che riesca ad esportare nel mondo questa arte. Tanti sono i pizzaioli a Napoli, pochi sono quelli che di una semplice pizza ne fanno un’arte. Salvatore Lioniello è uno di questi. Campione del mondo di pizza in teglia e di tante altre categorie. Miglior pizzaiolo al Master Pizza Chef, un’autentica istituzione del mondo della pizza.

“La pizza a portafoglio di Piazza San Salvatore mi è rimasta impressa nella mente. Da lì è partito tutto”. Così si racconta Salvatore. “La mia prima esperienza a Frattamaggiore non fu memorabile, arrivai a mettere tutto in discussione. Ma quando ami una cosa, si sa, prima o poi ritorna ed eccomi qua”. Una storia nata per caso, per amore di un padre che da subito ha provato a trasmettergli il “mestiere”. “E’ My Dad la mia pizza preferita. Una pizza che porterò sempre nel mio cuore, perché racconta chi sono e come sono arrivato ad essere dove sono”. L’arte della pizza, dicevamo. L’arte di suscitare un sorriso sui volti di chi la mangia. “E’ proprio questa la soddisfazione più grande. Regalare un momento di sana goduria con una tua creazione. Una pizza può regalarti attimi di gioia, ed essere complice di tutto questo mi inorgoglisce”. Un vero e proprio ambasciatore Salvatore, di cui sentiremo sicuramente parlare, perché l’arte e gli artisti, non passano mai di moda.

Braccialetti Rossi 3: L'intervista ad Andrea Tidona


Lui è un'icona dello spettacolo italiano, amatissimo dal pubblico italiano non soltanto per le sue doti artistiche ma anche e soprattutto per la sua professionalità: si tratta del bravissimo attore Andrea Tidona.

 

Interpreti il dottor Alfredi all'interno dell'amatissima serie tv "Braccialetti Rossi": puoi dirci qual è secondo te l'elemento vincente di questo prodotto?
Sicuramente il mix che si è riuscito a creare tra tutte le parti: bisogna esser in gamba per poter dar vita alla giusta sinergia tra gli attori, adulti e giovani, di cui si compone il cast. Oltretutto, devo dire che anche la scelta delle musiche, della regia e della scenografia è stata impeccabile. 

 

Braccialetti Rossi sarà tra circa un mese in tv, ad ottobre, con la sua terza serie: come sono andate le riprese? 

Le riprese sono andate benissimo, sempre fatte con grande passione e professionalità grazie a Giacomo Campiotti, vero e proprio leader e trascinatore.

 

Andrea Tidona e il dottor Alfredi, realtà e fiction: vi somigliate? Se sì, in cosa?

Credo di somigliargli molto; sono una persona tranquilla, serena, sempre positiva. È uno che sa anche ascoltare il prossimo, merce rara negli ultimi tempi dove tutti fingono di ascoltare ma in realtà ognuno tira dritto per la sua strada.

 

Quali sono i suoi progetti lavorativi futuri?

A brevissimo sarò in tv con Braccialetti rossi 3, ma ho deciso di dedicarmi nuovamente anche al teatro. Potrete trovarmi nel cast di "La cena" di G. Manfridi, per la regia di Walter Manfrè e in quello di "Vestire gli ignudi" di Pirandello, adattamento e regia di Gaetano Aronica. 

giovedì 27 ottobre 2016

Finale italiana per Miss Europe: grande successo a Giovinazzo tra vip e personaggi di spicco della moda



Finale italiana per Miss Europe: grande successo a Giovinazzo 

In una sfavillante cornice di pubblico, ospiti, vip e personaggi di spicco del mondo della moda si è svolta lo scorso sabato 15 ottobre, presso la location Riva del Sole a Giovinazzo (Ba), la finale nazionale del concorso di bellezza Miss Europe Continental, giunto quest’anno sotto le direttive del patron Alberto Cerqua alla sua quarta edizione.

L’evento curato magistralmente dall’organizzatore nazionale Donato Cellamare, coadiuvato dal direttore esecutivo Alessandro Grifa e dalla responsabile agenti italiani ed europei Lara Bottin, è stato presentato dall’attore e presentatore Tommy De Ceglie, mattatore della serata assieme alla bellissima e spigliata Katia Simone.
Le 35 miss in concorso, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato in 3 uscite moda sfoggiando una bellezza davvero inaudita ed una fisicità statuaria. La prima prova classica è stata quella dell’uscita in costume da bagno, dove un’attenta e meticolosa giuria ha purtroppo dovuto effettuare una prima eliminazione, riducendo con momenti di trepidazione e suspense, il gruppo delle concorrenti da 35 a 20 componenti; la seconda prova in abito elegante ha concesso alle miss rimaste in concorso la possibilità di indossare un abito da sera personale, scelto secondo il proprio diletto, che ha permesso alla giuria di poterne valutare l’attitudine al mondo della moda. A fine passerella la giuria composta dal presidente Laura Scarangella (agente nazionale Belgio), Orazio Sinigaglia (talent scout collaboratore per le più grandi agenzie di moda internazionali), Tommaso Forte (giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno), Rocco Avitto (titolare del brand Dottor Wood) e Fabrizio Piarulli (delegato rappresentante della Cipriani & Nancy Group), ha selezionato le 10 finaliste assolute che hanno staccato il pass per la finalissima europea che si terrà il prossimo 19 novembre a Spoleto (PG); la terza ed ultima prova ha impegnato le 10 miss fasciate, (Elena Maggio, Benedetta Gennenzi, Tonia Pasquariello, Sofia di Chicco, Federica Lomuto, Rachele Turriziani, Ginevra Milia, Alfonsina Avolio, Daria Okhrimenko e Antonella Fragasso) in un defilè di alta moda, indossando con eleganza gli abiti realizzati dalla talentuosa stilista Laura di Pierro a presentazione della sua “flower collection”. L’ultima votazione ha decretato così l’elezione a reginetta italiana della bellissima Antonella Fragasso, Miss Europe Continental Italy, che difenderà i nostri colori nazionali alla finalissima europea di Spoleto. Una nota di merito alle miss in concorso per essersi confrontate con sportività, sostenendosi l’un l’altra fin dalle prove e nei giorni che hanno preceduto l’evento, sottolineata in un intervento sul palco dall’attore e showman Nicola Liantonio, che ha ricordato come per molte di loro, quello di sabato, è stato solo l’inizio di un lungo e promettente percorso artistico. Nel parterre VIP anche il noto regista televisivo e cinematografico Roy Geraci che in un’intervista a bordo passerella ha voluto congratularsi con tutta l’organizzazione e con gli agenti regionali di tutta Italia per aver saputo selezionare delle bellezze davvero autentiche, esprimendo già per qualcuna di loro, la possibilità di partecipare alle selezioni per le sue nuove ed imminenti produzioni multimediali.




 


L’evento, oltre al concorso, ha proposto dei momenti moda con in passerella la collezione 2016/17 della linea Major Pigiami, una campionaria rigorosamente Made in Italy creata e distribuita dai fratelli Maurizio e Alessandro Maiorano, che tra l’altro assieme al brand PM Parfum di Michele e Domenico Pastoressa, hanno offerto alla vincitrice Antonella Fragasso, un contratto lavorativo per la realizzazione di cataloghi pubblicitari. Incantevole il momento musicale, dapprima nell’avanspettacolo concesso con classe ed eleganza dal trio jazzanova Music Engine e poi durante lo spettacolo dal magico e soave Giorgio Jackson e poi dal duo canoro formato dal fenomenale Kekko Mastromatteo e dalla mirabile e affascinante Emilia Ciancio, che tra l’altro ha anche curato in modo eccellente le coreografie di moda del concorso. Ammirevole anche il momento artistico messo in scena dalla scuola di danza con impostazione americana Danzart.
A prendersi cura delle acconciature delle miss, è stato in maniera impeccabile il gruppo Cipriani & Nancy di Gianpaolo Cipriani mentre il dott. Giuseppe Leanza, direttore dell’Italian Maker Look Academy, insieme al suo staff di make up artist ha reso uniche e maliarde le concorrenti in passerella. Meravigliose le decorazioni floreali offerte da Creazioni Floreali di Massimo Colaianna e l’allestimento palco e scenografico di Giuliano Dalessandro. Infine, una suggestiva sorpresa con l’ingresso sul palco della torta ufficiale del concorso, creata ad hoc dal pastrichef Giuseppe Pace, che ha saputo riproporre in tre strati deliziosi, l’essenza del concorso, corona compresa!

Un ringraziamento speciale al portentoso regista audio e DJ Simone Roca, al video maker Stefano Caggianelli, al fotografo ufficiale Paolo de Novi, al giornalista e capo ufficio stampa Miss Europe Continental Sante Cossentino, ai Servizi Ausiliari per la Sicurezza Stradale e Sociale ed allo sponsor Rubino Chem con Oiès Essenza.