venerdì 28 ottobre 2016

Giuseppe Cossentino, una carriera da Oscar, tra cinema, webseries e storytelling



 
 
 
Estro e creatività, risolutezza e caparbietà, sono queste alcune doti che avvalorano Giuseppe Cossentino uno dei migliori autori e sceneggiatori attualmente in circolazione. Nato a Napoli, il 09 ottobre 1986, appassionato di scrittura creativa, ottiene il diploma alla Scuola Internazionale Comics di Napoli. Il suo nome è diventato noto, grazie all’ingegnosa idea di riportare in auge dopo ben quarant’anni il radiodramma in una veste nuova, ossia in web. La sua scelta è stata coraggiosa,dato che il radiodramma con l’avvento della televisione, perse gran parte della sua popolarità.
Grazie al suo acume, G. Cossentino è riuscito a conferire al radiodramma una nuova rinascita. Il radiodramma, parola che evoca ricordi di un tempo lontano, è un testo di tipo teatrale scritto per la radio, dove non sono presenti elementi visivi. La buona riuscita di esso, dipende dai dialoghi, dalla musica e dagli effetti sonori.
E poi la voce che assume una rilevanza imprescindibile. L’attore deve esprimere l’emozione attraverso la voce, rovistando minuziosamente nel proprio bagaglio emotivo di vita vissuta, riuscendo ad appassionare l’ascoltatore. Nel 1929 la radio, trasmette “L’anello di Teodosio”, primo radiodramma italiano, scritto da Luigi Chiarelli. In seguito il radiodramma conobbe una forte ascesa, per poi decadere con l’avvento della televisione intorno agli anni ’70. Sono innumerevoli i premi ed i riconoscimenti ottenuti da Cossentino, per esempio, nel 2014 “Passioni senza fine” ha avuto due Nominations agli Oscar Italiani del Web come miglior idea creativa e miglior web soap. Sempre nel 2014 è nato Intrigo, il secondo web audio dramma italiano, con al centro storie di amori, tradimenti, passioni e conflitti. La genialità di G.C. è stata premiata a Cerveteri, dove gli è stato riconosciuto il premio nazionale un’Orchidea nel deserto, come giovane talento della sceneggiatura italiana.
Il 2015 è stato un apoteosi di successi, stravincendo ai Rome Award 2015 e conquistando la contesa Golden Star alla carriera per aver saputo reinterpretare i classici radiofonici con i new media. Dal successo della soap “Passioni senza fine” crea la webseries in video “Scandali” e il pilot per la tv “Charme”; quest’ultima votata dal pubblico si posiziona tra i 20 primi trailer professional al Trailer Film Fest. Da ricordare”Assunta e Gennarino”con Maria Rosaria Virgili e Luca Marano che ha vinto come migliore serie sketch italiana europea e mondiale al Word Web Independent Awards. Negli ultimi mesi, G.C. Si sta occupando di un progetto molto interessante, ovvero “ITALY IN THE WORD” un webzine dove l’obiettivo è quello raccontare la nostra Italia, in chiave geniale e propositiva, con interviste di artisti conosciuti e non, è possibile inoltre, leggere recensioni di lavori teatrali, cinematografici e spettacoli con il neo nato GC MAGAZINE, un magazine dinamico ed innovativo che prende le iniziali dal nome della star del web. Inoltre proprio in questi giorni ha finito di girare la sua ultima fatica cinematografica, non solo come sceneggiatore ma anche come regista ” ELASTIC HEART” un cortometraggio con protagonista Nunzio Bellino, e con Giada Dell’Aversana e Luca Marano dove la tematica tratterà una storia vera preludio di un lungometraggio!
– Giuseppe, tu nasci in primis come scrittore, infatti, sei stato vincitore di una targa ad un concorso letterario internazionale. E’ una passione che ti porti ancora dentro..
– E’ una grande passione che coltivo da anni. Ma in primis è il mio lavoro. Alla fine noi sceneggiatori, siamo scrittori, narratori e con le nostre storie puntiamo ad emozionare. Pensa che quella targa di cui parli l’ho vinta a soli 19 anni, un Menzione d’onore per l’originalità di un mio racconto inedito “ Dopo il Perdono”. Sezione narrativa giovani. Fu una grandissima soddisfazione in un contesto di cui ho un bel ricordo. Nonostante la tua giovane età, sei sceneggiatore da dieci anni, che tipo di formazione hai seguito o stai seguendo? Inizialmente con mio fratello, Sante, ufficio stampa per anni Mediaset e poi Rai e di diversi artisti nazionali. Sono stato sempre in viaggio con lui e mi sono trovato spesso a seguire conferenze sulle fiction con personalità come Maurizio Costanzo, Daniele Carnacina. E da lì è cominciato l’interesse per il mondo della scrittura e della sceneggiatura. Ho un workshop di sceneggiatura cinematografica con Heidrun Schleef, una delle sceneggiatrici di punta del panorama italiano del cinema d’autore, che vanta collaborazioni con registi come Nanni Moretti, Gabriele Muccino e Michele Placido per citarne alcuni. E mi sono diplomato in sceneggiatura  alla scuola Internazionale di Comics, Accademia delle Arti figurative e digitali di Napoli al corso di sceneggiatura di Entertainment Media con sceneggiatori che operano sia sul mercato nazionale che internazionale come Alessandro Bilotta, Davide Aicardi e Dario Carraturo. E nel corso è compreso anche giornalismo con il giornalista Giuseppe Porcelli.

 
 
 
 
 – Come e quando nasce la tua passione per il radiodramma?
– La mia passione per il radiodramma è nato guardando sin da piccolo “ Sentieri” nato nel 1937 in radio e poi passato alla tv. Mi sono documentato e questa forma di espressione, mi ha da subito affascinato. E’ affascinante che attraverso una bella voce alla radio si possa raccontare una storia ed il radiodramma è un mezzo d’elite, di previlegiati. In Italia il radiodramma arrivò tardi. I primi esperimenti risalgono nell lontano 1926, fu indetto un concorso per radiodramma che poteva essere d’azione, comico o tragico. Non ebbe successo, perchè autori e registi erano scettici, nei confronti di questo genere.
– Quanto conta proporsi con positività ed entusiasmo, per assicurare la riuscita di un progetto?
– L’entusiasmo e la passione in questo tipo di lavori sono come il sale e il pepe in una buona minestra. Senza di loro non ci può essere la riuscita di nessun progetto.
– “Passioni senza fine”, la prima soap radiofonica per il web, ha ottenuto un successo incredibile. Qual’è stata la sua formula vincente?
– Sicuramente recuperare la tradizione del radiodramma italiano (che da quarant’anni era scomparso dalla scena, una forma di espressione in cui molti addetti ai lavori e gli stessi network radiofonici come la Rai non credono più) e aggregarlo all’innovazione del nuovo strumento di comunicazione come una vera e propria web series fatta solo con la voce. Unito ad un cast di voci/ attori professionisti di tutta Italia che con la loro professionalità e preparazione hanno contribuito a nazionalizzare un progetto che partiva dalla Campania. Un prodotto che ha attirato su di sé l’intera stampa nazionale ed internazionale e le emittenti radiofoniche anche della Rai che mi hanno intervistato incuriositi. Ed oggi siamo una realtà italiana che attraversa con il web non solo l’Italia ma il mondo.
– Sei stato definito, l’autore, sceneggiatore che ha porta il radiodramma nel mondo. Che effetto ti fa questa definizione?
– E’ una definizione che mi è stata data dalla stampa. Una definizione bellissima che mi gratifica e mi incita ad andare avanti in questo lavoro sempre a testa alta, con forza e determinazione che mi ha contraddistinto dal primo giorno.
– Ti sei dedicato a monologhi in teatro e in tv, trattando temi delicati come l’omofobia e il femminicidio. Cosa puoi dirci a proposito?
Il teatro unito alla tv è un mezzo potente per trattare temi di questo genere, come omofobia e femminicidio, per sensibilizzare le persone su questi argomenti ed incitare chi vittima a non nascondersi bensì denunciare coloro che commettono questo tipo di reati.
 

– Parliamo di “Scandali”, la web soap dove abbiamo la possibilità di vedere anche i volti, e non sentire solo le voci degli attori. Qual’è stata la maggiore difficoltà per la sua realizzazione?
– Creare una famiglia della Napoli bene, i Romano e metterla in video con le sue problematiche e i suoi “ scandali” da qui deriva il titolo della web soap è stata la realizzazione di un sogno dopo aver lavorato per tante puntate con la voce. La maggiore difficoltà sicuramente i giorni di riprese, a volte anche col maltempo, giorni di set col piano di lavoro che saltavano e il lowbudget e poi durato il tutto un anno e mezzo di lavoro. Un’esperienza unica ma stancante, ma che mi ha portato alla fine i suoi frutti. Mi ha dato la possibilità di farmi conoscere anche da un altro punto di vista, quello del cinema seriale sul web.
– OpenJournalist, ti ha inserito tra i dieci sceneggiatori migliori al mondo. Ti aspettavi un riconoscimento del genere?
– Sinceramente no. E ringrazio il giornalista che ha fatto questa top ten e mi ha incluso mi ha emozionato, un grande riconoscimento per il mio lavoro da sceneggiatore professionista essere inserito anche tra grandi miti americani di serie tv famosissime nel mondo.
 
 
– Hai debuttato alla regia cinematografica di un corto “Napoli nel cuore”. Cosa puoi dirci riguardo questa esperienza?
– E’ stata un’esperienza singolare debuttare alla Regia cinematografica esclusivamente per amore della mia città, la città dove sono nato e cresciuto. Si sa, il capoluogo partenopeo è spesso martoriato dai media ed il mio volere è stato quello di raccontare una Napoli da una prospettiva diversa, quella della tradizione ma anche lanciare messaggi sociali per non lasciare le problematiche di questa metropoli nell’indifferenza. Una Napoli che abbiamo tutti nel cuore, rispettando l’anima del libro dal quale il corto è tratto. . Quello che mi ha spinto oltre ad accettare un simile progetto è la nazionalità del prodotto che è presente in tutta Italia grazie alla distribuzione della casa editrice autorinediti in tutte le migliori librerie è acquistabile questo fantastico DVD.
– Puoi dirci qualcosa riguardo i tuoi prossimi progetti?
– Continuo divertendomi il mio webzine Italy in the World, un portale online più che un blog che racconta l’Italia attraverso gli occhi di artisti e vip che accrescono ogni giorno la nostra nazione,  con interviste, articoli, contenuti multimediali e recensioni si parla di un’Italia da un punto di vista diverso.   Inoltre ho finito di girare un corto ” ELASTIC HEART” non solo come sceneggiatore ma per la seconda volta come regista di un corto cinematografico che tratterà una storia vera preludio di un lungometraggio!
Anastasia Zeggio

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