Una lunga chiacchierata con il comico napoletano Peppe Iodice, in onda su Italia 1 a Colorado con il suo monologhista demotivante.
Com'è nata l'idea del monologhista demotivante?
È nata soprattutto da un odio profondo per i luoghi
comuni e dallo stress del “dovercela fare a tutti i costi” sennò sei fesso. Un
portare in primo piano le “persone normali” e il fatto che non c’è nulla di
male nel prendere in considerazione la probabilità di una sconfitta. Il tutto
vedendola ovviamente da un punto di visto comico senza filtri ed ambizioni di
riflessioni e messaggi profondi.
Come ti trovi a Colorado?
Mi trovo benissimo perché mi fanno fare le cose che
propongo, e, purtroppo non è sempre detto. C’è una stima che mi dà la carica e
la voglia di fare bene quello che so fare. E poi, cosa fondamentale, Colorado è
formato da un gruppo di comici che dopo un po' sono diventati miei amici e
infatti ci sentiamo e ci vediamo anche nei periodi in cui la trasmissione non
va in onda.
Che ne pensi del nuovo corso del Napoli senza Higuain?
Penso che siamo ancora più forti. Il vero top player
di quest’anno è Maurizio Sarri che, a mio modesto parere, è l’allenatore più
bravo che ha allenato il Napoli negli ultimi 30 anni. “Quello lì” è storia
passata, tra l’altro mi sembra che era argentino e noi napoletani invece, da
sempre, abbiamo un feeling speciale coi polacchi!
Cosa vedremo nel tuo spettacolo a teatro?
Come tutti gli spettacoli comici è “work in progress”,
la scaletta non è definitiva nemmeno la sera del debutto, figurarsi qualche
mese prima. Vedrete e ascolterete tutta la verità, nient’altro che la verità.
Ormai, più passa il tempo e meno riesco a filtrare, non riesco ad essere
complice della cosiddetta finzione teatrale. Per me il teatro è la vita ed io
non riesco ad essere accomodante. Dico tutto quello che penso e di solito
questo fa ridere, tanto.
Hai un sogno da realizzare dopo tanti anni di lavoro?
Il sogno è quello di continuare a fare questo lavoro nel modo più “comodo”
possibile. Avendo fatto una lunga gavetta ho il sospetto che non sia ancora
finita, vorrei lavorare nei teatri più belli e prestigiosi perché lì è più
facile far ridere rispetto ad una piazza di un paesello di 80 abitanti sopra
una montagna sperduta. Vorrei fare sempre più televisione da protagonista
perché sei coccolato e a me le coccole piacciono molto. Sono la quintessenza
della pigrizia e mi sento un povero col metabolismo da ricco, quindi non ne
posso più della gavetta, anzi mi sento di poter dire che “odio la gavetta”!
Chi è Peppe Iodice nella vita di tutti i giorni?
Peppe è principalmente un papà (di Sofia e di Gloria)
e un marito. E, come detto, un pigro che avrebbe l’esigenza di un maggiordomo
che svolge tutte le impellenze della vita quotidiana. È un napoletano contento
ma consapevole di non adagiarsi sulla simpatia atavica ma di lavorare sodo per
consolidare la nostra cosiddetta “marcia in più”.
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