A Blocco 181, la serie di Sky Atlantic ideata da Salmo, l’attore Hedy Krissane interpreta Akim, il
proprietario di una pizzeria al centro di un traffico di stupefacenti a Milano. Un lavoro, durato alcuni
mesi, di cui è stato felice di far parte.
“Blocco 181 è una serie molto carina, con un ottimo cast, che è composto da ragazzi molto giovani e volti
interessanti. Nella prima stagione, nella Milano multietnica che raccontiamo, a fare da padroni sono i
sudamericani. Le varie etnie raccontano la periferia milanese. E’ una produzione che entra nel cuore di
Milano, perché usa la parte ricca della città per gli affari di quartiere; questo gioco tra le classi è molto
interessante”.
Inoltre, in Tunisia, la sua terra natale, è stato tra i protagonisti di Harga, serie di successo pluri-premiata
dove ha interpretato un uomo, residente a Palermo, capace di sfruttare gli immigrati, appena arrivati in
Italia, per il suo tornaconto personale.
“Harga è richiesta da molte televisioni estere. Parla di immigrazione, di clandestinità ed è molto
interessante. E’ composta da 20 puntate, che analizzano cosa comporta il viaggiare clandestinamente. In
Tunisia, quasi tutti i ragazzi sognano di immigrare e, non avendo il visto, prendono il barcone e partono.
Questa è una piaga della società tunisina, ma anche un problema per la società italiana, visto che poi si
trova a fare i conti sia con gli arrivi clandestini, sia con chi non ce la fa ad arrivare. Inoltre, Harga parla
anche dell’arrivo del clandestino, ossia non più del viaggio ma della permanenza in una città nuova,
considerata dalla Tunisia il paradiso terrestre, quando invece ciò che succede dopo è altrettanto difficile. La
serie è ambientata a Palermo, ma rappresenta un po’ l’Italia e tutta l’Europa. Dà modo di vedere che la vita
non è così facile perché anche l’Italia e l’Europa hanno i loro problemi”.
Oltre ad interpretare un capitano nord-africano dell’esercito romano nella seconda stagione di Barbari, la
popolare serie Netflix, Krissane sarà anche tra i protagonisti di due film destinati al cinema.
“Prossimamente uscirà Peripheric Love, un film svizzero che ho girato diretto da Luc Walpoth, ma di recente
è andato nelle sale cinematografiche Il Legionario, con la regia di Hleb Papou. E’ molto carino e multietnico,
girato a Roma durante la pandemia. E’ incentrato su un ragazzo nero, italiano di nuova generazione, che
cerca di farsi il suo spazio nella polizia, con tutte le difficoltà del caso. Il protagonista deve quindi fare i conti
con la realtà, visto che sua madre è un’immigrata, che vive nelle case popolari. Le stesse che, di lì a poco,
dovranno essere sgomberate. Questo provocherà in lui una grande sofferenza, dato che è nato lì. Per
quanto riguarda me, sono uno dei condomini del posto. E lotto, esattamente come gli altri, per resistere allo
sgombro”.
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