venerdì 28 agosto 2020

MISS EUROPE CONTINENTAL TUTTE LE NOVITA' UFFICIALI SULLA NUOVA EDIZIONE: ECCO LE DICHIARAZIONI DEL PATRON ALBERTO CERQUA

 




MISS EUROPE CONTINENTAL: LE DICHIARAZIONI UFFICIALI DEL PATRON ALBERTO CERQUA E TUTTE LE NOVITÀ SULLA NUOVA EDIZIONE

Il 2020 è stato un anno ricco di imprevisti e avvenimenti che hanno portato ad un cambiamento netto di tutti i piani in programma per lo svolgimento del prestigioso concorso. Gran parte delle attività organizzative e soprattutto le Finali internazionali sono state posticipate all’anno 2021, nel rispetto della sicurezza e della tutela di tutte le candidate.
Adesso al termine dell’Estate ha inizio un nuovo anno e una nuova edizione del concorso, ecco le dichiarazioni del Patron in merito agli eventi in programma e a come saranno organizzate le prossime finali.
Quando si terrà la prossima Finale di Miss Europe Continental?
“Le prossime finali di Miss Europe Continental si terranno nel Novembre 2021, parlo al plurale perché gli eventi finali saranno tre e non solo uno, come nelle edizioni precedenti. Infatti oltre alla evidente crescita che ha avuto il concorso negli anni precedenti, grazie al lavoro di un team di professionisti e alla complessa produzione, questa pausa ci ha dato modo di avere più tempo per i preparativi dedicati alle finali, e quindi dopo un anno di assenza, Miss Europe Continental tornerà nel 2021 con tre grandi eventi finali.
La decisione è dovuta anche al fatto che le iscrizioni delle candidate sono aumentate in maniera impressionante, non solo dall’Europa ma da tutto il mondo, e allo stesso modo anche le adesioni degli agenti, che rappresentano il concorso e gestiscono gli eventi legati ad esso nei loro paesi.
La location degli eventi resta l’affascinante città di Napoli, che da anni fa da cornice alle nostre manifestazioni finali e accoglie ed esalta la bellezza delle nostre Miss e le culture dei loro paesi. Le Miss in gara saranno circa 300 e la grandissima novità è che non saranno solo di provenienza europea, ma verranno da paesi di tutto il mondo, rappresentandone bellezza, cultura e tradizione.
Il primo di questi tre eventi si terrà come di consueto alla Mostra d’Oltremare, il più grande spazio per eventi e manifestazioni della città di Napoli, dal 16 al 21 Novembre 2021.
Gli eventi successivi si susseguiranno dal 24 Novembre al 9 Dicembre, e si terranno nel suggestivo e storico teatro Sant’Aniello, complesso totalmente rimodernato nel pieno rispetto della struttura originale, affinché conservasse l’originaria armonia seppur adattandosi alle moderne esigenze richieste dalla produzione di un elaborato spettacolo televisivo”.
Come si chiameranno gli eventi? “Gli eventi appartengono tutti al concorso e pertanto anche il loro nome e titolo restano legati al concorso stesso.
Miss Europe Continental è il primo evento che si terrà alla Mostra d’Oltremare.
Seguiranno gli altri due show presso il teatro Sant’Aniello, il cui nome e relativo titolo saranno Miss Europe Continental In The World e Miss Europe Continental International”.
Quale sarà la differenza tra gli eventi? “Non c’è nessuna differenza di produzione o di svolgimento tra gli show, si terranno tutti in teatri prestigiosi; a tal proposito le date degli spettacoli sono state divise proprio per far sì che lo stesso team di professionisti potesse occuparsi di tutti gli eventi e garantire per ognuno di essi lo stesso altissimo livello.
Inoltre la presenza di più eventi ci permetterà di dare la giusta visibilità ad ogni candidata, non dovendo rispettare i tempi televisivi di un solo spettacolo, e sarà possibile accogliere un numero maggiore di aspiranti Miss che sognano di rappresentare il loro paese. Ancora uno degli aspetti più entusiasmanti di avere molteplici eventi è che daremo accesso alle finali a tutte le nazioni del mondo, non limitando più la partecipazione alle sole nazioni europee. 
La vincitrice di ogni evento avrà la propria corona e il proprio titolo, che dovrà rappresentare e onorare per tutto l’anno successivo, con il costante supporto del concorso”.
Parlaci della produzione che metterai in campo. “Una produzione televisiva richiede sempre un lavoro di coordinamento non indifferente, soprattutto se si tratta di uno spettacolo complesso ed elaborato come le finali di Miss Europe Continental, dove ogni Miss partecipante ha un’altissima aspirazione e una grande responsabilità, quella di rappresentare il proprio paese.
È necessario che tutti i professionisti dei diversi settori di competenza lavorino separatamente ma allo stesso tempo confrontandosi di continuo, per garantire la perfezione del prodotto finale e superare sempre le aspettative.
Ancora una volta il palco sarà irriconoscibile rispetto all’edizione precedente, perché sempre più bello ed elaborato. Il mio team è già all’opera per lavorare su scenografia, luci, telecamere, audio e tutte le strumentazioni tecniche.
Lo spettacolo sarà composto da diverse sfilate delle Miss in gara, le quali indosseranno gli abiti della nuova collezione firmata Giovanna Ercolano, realizzata in esclusiva per il concorso. Le sfilate saranno intervallate da momenti coreografati e dalle performance di ospiti e rinomati artisti.
Degli inviati speciali seguiranno ciò che accade nel backstage e grazie a loro il pubblico potrà sapere in tempo reale cosa succede dietro le quinte, quali sono gli stati d’animo delle ragazze, le loro emozioni ed impressioni nei diversi step dello spettacolo.
I conduttori avranno un ruolo importantissimo, dovendo gestire alla perfezione tanti momenti artistici così diversi tra loro, e facendo anche da tramite tra le ragazze, il pubblico stesso e soprattutto la Giuria, che sarà composta da personaggi influenti del mondo della moda e dello spettacolo.
Le finali di Miss Europe Continental dell’anno 2021 saranno quindi show televisivi molto elaborati, una vera e propria ripresa della realtà, tutto trasmesso quasi in contemporanea grazie alla nostra emittente televisiva NCG Television, che manderà in onda interamente gli show e anche tutti i momenti dal backstage”.

FAUSTO ACERNESE; DA OGGI OLTRE L'ATTORE BIOLOGO NUTRIZIONISTA

 



Fausto Acernese, aperto il suo studio di nutrizione.

Nuovo impegno per Fausto Acernese, attore nella soap opera più longeva d’Italia. Nel centro benessere della sua famiglia, Incontro, l’uomo ha infatti aperto uno studio di nutrizione, grazie alla sua seconda professione: il biologo nutrizionista.

L’incertezza causata dall’emergenza Coronavirus, ha fatto sì che mi concentrassi su me stesso, pensando al futuro e portando avanti un progetto che avevo in mente già da tempo. E’ così che è nato questo studio all’interno del centro benessere familiare, Incontro, dove c’è anche una struttura sportiva. Lo studio di nutrizione fungerà da integrazione alle attività già in essere. Tratteremo i nostri clienti a 360°, per ottimizzare i risultati e sensibilizzeremo su tematiche importanti, come quelle dell’obesità infantile, dello stile di vita sano e del come riottenere la forma fisica in fase post-parto. Vogliamo dare una visione corretta di tutto ciò che concerne il mondo della nutrizione. Il nostro studio di nutrizione è al servizio degli utenti del centro sportivo e del centro benessere, ma è anche aperto ovviamente a chiunque senta il bisogno di rivolgersi a noi”.

Una passione, quella per la nutrizione, dopo una laurea umanistica.

In seguito alla mia prima laurea, mi sono appassionato allo sport e all’attività fisica, aspetti che mi hanno spinto a seguire uno stile di vita sano. Da lì è nata la mia passione per la sana alimentazione. Mi sono dunque riscritto all’Università, nella facoltà di Scienze della Nutrizione Umana, e ho concluso un nuovo percorso. Solitamente quando ci si allena in palestra oppure quando si fanno trattamenti estetici, entrambi rimangono fine a se stessi. Tuttavia, è ovvio che la nutrizione rappresenta una fetta molto importante per ottenere risultati tangibili. Per colmare questa lacuna, ho così creato un nuovo reparto all’interno del nostro centro Incontro. Ora i nostri clienti sono seguiti a 360°. In ogni caso, tendo sempre a precisare che questa mia nuova figura da biologo nutrizionista non va assolutamente ad intaccare la mia professione di attore. E’ una mia nuova sfaccettatura che però non va in sostituzione della precedente

Incontro, per via di questa sua mission, ospiterà anche i clienti che si rivolgeranno al biologo nutrizionista Fausto Acernese.

Nel nostro centro, i clienti potranno pernottare e seguire una dieta precisa per un periodo di tempo. Analizzeremo ogni precisa situazione alimentare per avviare una dieta, che potrà essere detossinante, anti-age, tonificante e così via. Le persone verranno seguite nel nostro hotel, per tutta la giornata, sia con l’alimentazione, sia con le attività sportive e gli irrinunciabili trattamenti benessere finalizzati ad ottenere il risultato che cercano. Tra l’altro, mi impegnerò in prima persona per stare a stretto contatto con gli chef, che dovranno cucinare dei piatti appositi in grado di garantire ai nostri clienti i primi risultati immediati. Solitamente tutti questi servizi sono sempre separati tra di loro. Ci siamo impegnati per dare vita ad un pool di professionisti, dove chi si rivolge a noi troverà l’operatrice del benessere, il laureato in scienze motorie e il biologo professionista, ovvero me”.






SAMUELE CAVALLO E LA PASSIONE PER IL CINEMA D'AUTORE

 



Samuele Cavallo, attore, cantante, ballerino, volto in ascesa di Un Posto al Sole dove interpreta lo chef Samuel Piccirillo, ha una grande passione per il cinema d’autore, che lo affascina fin dalla giovane età.

Il primo film che ho visto in sala è stato il Titanic; sono rimasto incredulo e affascinato da tutto quello che c’era dietro un kolossal del genere; tant’è che ha creato in me curiosità il modo in cui gli attori si esprimevano attraverso la cinepresa, mi sembravano totalmente intoccabili dietro lo schermo. Il mio amore per il cinema nasce però per via degli attori americani. Li ritengo preparati a 360°, sanno trasmettere le giuste sensazioni anche usando soltanto il loro corpo. Fin da giovanissimo, mi sono dunque detto che volevo essere come quegli attori americani capaci di fare tutto e di entrare nel personaggio, chiunque esso sia. Per questo, ho voluto formarmi in più discipline: la recitazione, il ballo e il canto. Per questo, mi ritengo fortunato ad aver fatto il musical per tanto tempo”.

Grazie al canto, Samuele sogna un giorno di partecipare persino al festival di Sanremo.

Ho iniziato a scrivere canzoni, a fare delle piccole produzioni. Per via dell’incontro con il produttore Stefano Barzan ho dato vita a diversi singoli; ad esempio alla colonna sonora del film Restiamo amici, scritta insieme a Pivio e Aldo De Scalzi. Tento di partecipare a Sanremo fin dal 2005, ma arrivarci davvero è difficile e complicato. Tuttavia, non rinuncio di certo ad esprimermi attraverso le canzoni. L’ultimo mio singolo, Ed io non so cambiare, è molto autobiografico e forte, motivo per cui ho provato a presentarlo a Sanremo Giovani. Magari, se trovassi una major disposta ad ascoltarmi per almeno dieci minuti, l’occasione arriverà a Sanremo 2021. Comunque sia, anni fa ci sono andato vicino, in un’edizione condotta da Carlo Conti, che aveva apprezzato il mio singolo Lupo Alberto, scritto con la collaborazione di Silver”.

Dopo l’esperienza nel film La Terra di Sergio Rubini, che lo ha spinto a lasciare la Puglia a soli 16 anni per trasferirsi a Roma e partecipare a vari stage di recitazione, senza mai abbandonare il ballo e il canto, Samuele ha preso parte a diversi spettacoli e musical nel corso della sua proficua carriera.

Ho preso parte a musical davvero classici come West Side Story, Priscilla, Dirty Dancing, La Febbre del Sabato Sera, Poveri ma Belli diretto da Massimo Ranieri, uno spettacolo sui Blues Brothers. Ultimamente sono fiero di aver recitato in The Boys in The Band, in cui interpretavo il ruolo di Alan. Negli Stati Uniti è stato un grande successo, mentre qui in Italia è stato portato qui in Italia da Giorgio Bozzo, produttore delle sorelle Marinetti. Costantino Della Gherardesca ha curato la traduzione in italiano del testo di Mart Crowley. Lo spettacolo è molto forte perché tratta della vita omosessuale prima dei fatti di Stan Wall. Interpretare Alan, un avvocato che fa fatica ad accettare la sua omosessualità, per me ha significato tanto. Lo spettacolo stesso, nella sua ironia, nella parte finale lascia spazio ad un dramma cinico molto forte degli otto protagonisti”.

Anche nel tempo libero, Samuele è concentrato sul suo lavoro.

Sono un amante degli sport, per cui nei ritagli di tempo mi piace giocare a calcio e a beach volley (anche in inverno a Milano!). Quando non lavoro, vado al cinema e amo sciare: quando posso mi rifugio su qualche pista nera delle Alpi. Ad ogni modo, ho poco tempo libero, come tutti gli artisti. Perché noi, quando non siamo a lavoro, cerchiamo subito di immergerci in altri progetti.”.

Una carriera che sta passando anche attraverso la soap Un Posto al Sole. Cavallo è da poco ritornato sul set, chiuso durante il periodo del lockdown.

Sono arrivato ad Un Posto al Sole su invito del mio agente, che mi ha inviato l’annuncio di un casting: Cercasi nuovo attore per Upas. Ruolo: Samuel Piccirillo. Un personaggio che, tra le sue caratteristiche, aveva quelle di essere un cantante, un pianista simpatico e, soprattutto, piacione con le donne. Non nascondo che, all’inizio, ho pensato che fosse uno scherzo del mio agente. Comunque sia, ho poi fatto il provino ed ho avuto una sensazione di positività che capita raramente. La chiamata, in cui mi annunciavano che ero stato preso, è arrivata mentre ero in Svizzera per lavoro, a tre settimane dal casting. Mi sono commosso e non sono riuscito a trattenere la gioia. È un attimo stupendo che porterò sempre nel cuore”.

LELLO GIULIVO: BOSS PER FICTION

 



Il personaggio di Mariano Tregara, il boss interpretato magistralmente da Lello Giulivo in Un Posto al Sole, sta incuriosendo tutto il pubblico della soap partenopea. Un vero e proprio cattivo che catalizza su di sé tutta l’attenzione.

Tregara è uno dei cattivi che ho interpretato nella mia soddisfacente carriera. Mi dà modo di sperimentare come attore; tirare fuori quegli aspetti caratteriali, che definirei anche animaleschi, che non mi appartengono. Mariano è un uomo dalla personalità complessa, legato sostanzialmente alla figlia Clara, interpretata da Imma Pirone, e alla madre di quest’ultima, Nunzia (Nadia Carlomagno). Sarà forse per le mie fattezze somatiche che vengo scelto per questo genere di personaggi. In ogni caso, nonostante i numerosi cattivi presenti sul mio curriculum, ho sempre cercato di differenziare i vari ruoli che mi sono capitati; ho tenuto a dar loro una certa autonomia. Dopotutto, ci sono dei cattivi più fisici, altri più mentali. C’è chi usa la calma e la freddezza per compiere dei crimini più efferati e chi no”.

Gli amanti del cinema lo ricordano, inoltre, per il ruolo del Soldato Brutale in The Passion di Mel Gibson.

“Sono grato a Mel Gibson, con cui ho costruito anche un bel rapporto di amicizia, per avermi dato un ruolo fondamentale nella pellicola, ovvero quello del soldato brutale che comandava l’esecuzione di Gesù. Sono stato l’uomo più crudele del film, che non ha nemmeno un nome e viene identificato, appunto, come il Soldato Brutale. La sua presenza non è citata nemmeno nei vangeli, a differenza di persone come Cassio e di Longino. Le battute del mio personaggio erano in aramaico e in latino, lingue che ho dovuto apprendere in tempi brevi. Anche durante la notte, quando mi addormentavo, avevo nelle orecchie il parlato, le battute che dovevo dire. Il film è stato professionalmente importante perché non mi sono mai perso niente. Rifiutavo categoricamente di andare in camerino, quando avevo dei momenti di pausa dalle riprese, perché volevo sfruttare un’opportunità del genere, come professionista, per imparare… osservando Gibson e gli altri attori presenti. Come una spugna stavo lì ad apprendere tutto”.

Lello Giulivo, oltre ad essere un attore, è anche un cantante. Lo dimostra il quartetto Paese Mio Bello.

Ho passato 20 anni con Roberto De Simone, nella Nuova compagnia di canto popolare, ed ho potuto conoscere Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi, i quali hanno riformato insieme a me il quartetto Paese mio bello da due anni. E’ doveroso citare anche la presenza dei bravissimi chitarristi Michele Boné e Paolo Propoli. Attualmente ci stiamo dedicando al nostro nuovo disco, che succederà a L’Italia che cantava e canta; cerchiamo sempre di fare prove tra di noi a cadenza settimanale. Abbiamo anche avuto l’occasione di fare dei concerti, che sono andati molto bene”.

Un percorso artistico, quello di Giulivo, che si è alternato tra la musica, il teatro e la recitazione in ogni sua sfaccettatura.

Ho già quarantacinque anni di carriera, visto che ho iniziato quando ero solamente un ragazzo. In seguito ad un’alternanza tra la musica e il teatro musicale, in cui ho toccato le sonorità folk, mi è stata data l’opportunità di fare un musical con Massimo Ranieri, intitolato Macchie ‘e culore ed è andato in scena al teatro Valle di Roma con la regia di Mauro Bolognini. Da lì avrei voluto iscrivermi in un’Accademia, ma il regista me lo sconsigliò. Aveva paura che la scuola potesse, in qualche maniera, spolverare quel talento luccicante che vedeva in me. Per questo poi sono entrato nella compagnia di De Simone, dove ho potuto imparare sul campo tutto ciò di cui aveva bisogno, ma lavorando”.

Nei prossimi mesi, Lello sarà impegnato in diversi progetti.

A fine ottobre, se tutto andrà bene, andrò in scena, al Trianon Viviani diretto da Marisa Laurito, grazie alla rappresentazione teatrale di Adagio napoletano canzone d’ammore. Con Margherita di Rauso e Paolo Coletta, che è il regista e autore del testo, sarò invece in teatro con lo spettacolo Belle Epoque, ma di questo se ne parlerà nel 2021. Oltre a vari provini cinematografici, per i quali non ho ancora avuto risposta, e Un Posto al Sole, posso dire che probabilmente aiuterò Marisa Laurito, proprio come mi ha chiesto, alla Stabile della canzone napoletana, che sta riformando”.



NADIA CARLOMAGNO RICORDA IL SET DEL FILM BARZELLETTE DI CARLO VANZINA

 



Nadia Carlomagno, attrice, professoressa e volto della soap Un Posto al Sole, ricorda la sua esperienza nel film Barzellette diretto da Carlo Vanzina.


Salve Nadia, oggi vorrei parlare del film Barzellette. Che ricordo ha di questa esperienza?

Era il 2004 e fui chiamata dalla mia agenzia per propormi il ruolo della Signora Pariotti nel film Barzellette. Ricordo che fu una esperienze molto breve ma significativa. Era la prima commedia che giravo a cinema dopo vari film d’autore, ed ero molto fiera di girarla con un regista di spessore come Carlo Vanzina, un regista che ha saputo raccontare con estrema curiosità il nostro paese. Un’esperienza unica nel suo genere e di grande successo. Fu il film più visto durante le feste natalizie. Un film diviso ad episodi dove uno era dedicato ad Arsenio Lupin che ruba ai ricchi per dare ai poveri, che ho interpretato insieme al bravissimo Biagio Izzo”.

E con Carlo Vanzina, il regista della pellicola, come si è trovata? Lo conosceva già prima di arrivare sul set?

Credo che Carlo mi abbia visto nel film La Cena di Ettore Scola. Non lo Avevo mai incontrato prima, fui chiamata direttamente su parte per interpretare il bellissimo ruolo della signora Pariotti. È stato un bellissimo incontro, ricordo che ero molto emozionata, era la prima volta che ero stata chiamata per un ruolo senza un provino. Ho un bellissimo ricordo di Carlo, un uomo di grande professionalità e sensibilità. Un uomo di poche parole e di grande carisma”.

E con il resto del cast, com’è andata?

Ho girato solo una barzelletta recitando con Biagio Izzo, un grandissimo professionista. Nel cast però c’erano anche Gigi Proietti, Carlo Buccirisso, Max Giusti”.

A Barzellette, lei è la donna che ha fatto impazzire gli italiani nella scena dove ha recitato con Biagio Izzo. Ha degli aneddoti da raccontarmi riguardo quella scena? In che modo è stata girata e così via…

(Sorride) È stato decisamente un personaggio incisivo, un ruolo che ha stimolato il sogno… Ricordo solo la grande professionalità del regista e di Biagio Izzo e grandi risate durante le pause, ma con Biagio non poteva essere diversamente. Nel palazzo dove abbiamo girato, ovviamente, durante le pause si affacciavano in tanti. Dopo le riprese ci hanno fermato, volevano informazioni, chiacchierare, molti complimenti, ma è un po’ così sempre quando giri in location esterne pubbliche. Fu molto divertente la scena dove Biagio perdeva l’equilibrio per osservarmi... un inquilino mi portò un caffè da offrirgli per rimetterlo in sesto!!!. Certo, il clamore di dopo lo osservai con la giusta distanza senza farmi travolgere. Non ero su Facebook, né su Instagram ed erano tempi in cui lavoravo molto e progettavo il mio matrimonio”.

Quali esperienze cinematografiche della sua carriera le sono rimaste più impresse?

Sicuramente L’esperienza con Ettore Scola nel film La cena, dove interpretavo una protagonista femminile con Stefania Sandrelli e Fanny Ardant, e poi con Marco Risi con cui ho girato Fortapàsc, interpretando il ruolo della moglie di Valentino Gionta (Massimiliano Gallo), il mandante dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani. Con Massimo Martelli ho interpretato un altro bellissimo ruolo da protagonista nella commedia Il segreto del successo con Antonio Catania, e i comici Malandrino e Veronica un film che vinse il Premio Solinas. Ho trovato estremamente significativo interpretare anche i piccoli ruoli di esordio nei film Teatro di guerra di Mario Martone, I magi randagi di Sergio Citti e nell’Imbalsamatore di Matteo Garrone. Film girati da grandissimi registi, dove ho imparato davvero molto osservandoli dirigere gli attori e apprendendo le dinamiche del set. Questo è un mestiere dove lo studio è di fondamentale importanza e dove è importante anche riuscire ad osservare grandi maestri e attori sul set con i pori dilatati e lo sguardo vivo per assorbirne i segreti. Non si finisce mai di imparare”.

C’è un regista con cui sogna di lavorare al cinema in futuro?

Mi piacerebbe lavorare in progetti stimolanti con registi che stimo... ne cito alcuni? Mario Martone, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Ferzan Özpetek, Edoardo De Angelis, Pappi Corsicato, Stefano Sollima, Pietro Marcello, ma ci sono anche registe cinematografiche interessantissime come Emma Dante, Nina di Majo, Valeria Golino, legati/e incredibilmente alla mia terra e al sud con una sensibilità straordinaria”.

A cura di Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione